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Prestazione Occasionale e Disoccupazione – Guida

Aggiornato il 6 Febbraio 2023 da Davide Riva

In questa guida cerchiamo di capire se la prestazione occasionale fa perdere la Naspi e gli altri sussidi di disoccupazione.

Il D.L. n. 50/2017 all’articolo 54-bis, ha introdotto una nuova disciplina sul lavoro occasionale accessorio. Risulta essere quindi necessario fare una distinzione tra lavoro autonomo occasionale e lavoro accessorio.
La disciplina del lavoro autonomo occasionale riguarda i soggetti che svolgono esclusivamente attività professionali di carattere intellettuale, per esempio un amministratore di condominio che opera solo nel proprio stabile.
La disciplina del lavoro accessorio riguarda invece attività non continuative legate a un rapporto con un committente stabilito, per esempio uno studente che nel fine settimana lavora in un negozio.
Per quanto riguarda il lavoro accessorio, troviamo due diverse forme, che sono il Libretto Famiglia, tramite cui le famiglie possono commissionare piccoli lavori a terzi, e il PrestO’, che è invece destinato alle aziende.

Per quanto riguarda il lavoro accessorio e le prestazioni occasionali rese a favore dei privati col libretto famiglia, la circolare Inps n. 174 del 23 novembre 2017 spiega che è possibile acquisire prestazioni di lavoro occasionale con i nuovi voucher durante la Naspi se non si superano complessivamente 5000 euro annui.

Diverso è il caso del lavoro autonomo occasionale, cioè quel lavoro autonomo esercitato in modo saltuario e non organizzato che richiede l’emissione di una ricevuta.
In questo caso, se il lavoratore autonomo occasionale percepisce la Naspi o un’altra indennità equivalente, l’assegno viene ridotto in misura pari all’80% del reddito da lavoro autonomo occasionale, fino a un massimo di 4.800 euro annui. Se questa soglia viene superata, si perde l’indennità e lo stato di disoccupazione.

Facciamo un esempio per capire meglio. Ipotizziamo che si percepisca una Naspi di 1.000 euro e si presuma di guadagnare 200 euro al mese per tre mesi con una o più collaborazioni occasionali. In questo caso è necessario informare l’INPS e la NaspI, per i tre mesi in cui sarà attiva la collaborazione lavorativa sarà ridotta dell’80% di 200 euro, ossia di 160 euro al mese. La Naspi quindi, per quei tre mesi passerà da 1000 a 840 euro mensili.

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